Psicologia e gastrite: il ruolo di ansia e stress

ansia e stress: gastrite psicosomatica

1. Lo stress cronico altera la digestione

Quando siamo sotto stress, il nostro corpo entra in uno stato di “allerta” che coinvolge il sistema nervoso autonomo. La digestione rallenta, lo stomaco produce più acido e il rivestimento gastrico si indebolisce: tutti fattori che favoriscono l’insorgenza della gastrite.

2. Ansia e somatizzazione

Chi soffre di ansia tende a “somatizzare” le emozioni nel corpo. Uno degli organi più coinvolti è proprio lo stomaco. In psicologia si parla spesso di “mal di stomaco da stress”, condizioni in cui l’origine del disturbo non è organica ma psicologico

3. Il circolo vizioso psiche-corpo

La gastrite può a sua volta generare ansia e preoccupazione, creando un circolo vizioso: più si pensa al dolore, più si accentuano i sintomi. Qui entra in gioco l’importanza della psicoterapia e del supporto psicologico per spezzare questo meccanismo.

Come la psicoterapia può aiutare in caso di gastrite da stress

Un percorso psicologico può rivelarsi fondamentale per:

  • Gestire ansia e stress cronico
  • Imparare tecniche di rilassamento e respirazione
  • Riconoscere i segnali del corpo e reagire in modo più consapevole
  • Affrontare eventuali traumi o blocchi emotivi legati alla somatizzazione

Psicologia e medicina integrata: un approccio completo alla gastrite

Affiancare la terapia medica tradizionale a un percorso psicologico permette di agire sia sui sintomi fisici che sulle cause emotive del disturbo. Una comunicazione costante tra medico, psicologo e – se utile – nutrizionista o osteopata, può fare la differenza per chi soffre di gastrite ricorrente.

Conclusioni: mente e stomaco sono più connessi di quanto pensiamo

Il legame tra psicologia e gastrite è sempre più riconosciuto anche dalla medicina ufficiale. Il nostro sistema digestivo risente profondamente delle emozioni, e imparare a gestire ansia e stress è un passo fondamentale per ritrovare il benessere. Se soffri di gastrite frequente e sospetti un’origine emotiva, valutare un percorso psicologico potrebbe essere il punto di svolta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto